This is my new photoblog. It's free and you can add comments too...

giovedì 1 ottobre 2009

Monica Vitti, bellezza della mia infanzia

"Vedi quell'uomo laggiù, quello che pesca. Viene qui da tanti anni, sempre nello stesso punto. E ormai non pesca più nulla da tanto. Cosa vuoi pescare in queste acque limacciose e inquinate del Tevere? Eppure lui ogni giorno è qui. Ecco, io non vorrei diventare così, non vorrei continuare a provare a prendere qualcosa che ormai è perso per sempre."
(forse di) Monica Vitti

Etichette: , , ,

domenica 23 agosto 2009

Note su Nikola Tesla

[...]
Tesla non fu mai sposato. Era celibe e asessuale e sostenne che la sua castità era molto utile alle sue doti scientifiche. Eccetto per le cene formali, egli mangiava sempre da solo, e mai, in alcuna circostanza, avrebbe cenato di sua spontanea volontà con una donna. Al Waldorf-Astoria e al famoso ristorante Delmonico's selezionava sempre particolari tavoli in disparte, che erano riservati a lui. Anche se veniva sempre descritto come una persona attraente quando interagiva con gli altri, Tesla spesso fingeva nel suo comportamento.
[...]
Nel 1926, Tesla, commentando durante un'intervista le malattie della subordinazione sociale delle donne e la lotta di queste verso l'uguaglianza dei sessi, indicò che il futuro dell'umanità sarebbe stato governato dalle "Api Regine". Credeva, infatti, che le donne sarebbero diventate il sesso dominante del futuro.

Da: http://it.wikipedia.org/wiki/Nikola_Tesla

Etichette: , ,

giovedì 12 giugno 2008

You are a stupid fucking tory



ore 15.00 - Howth. Ale: "Dai, proviamo! Vediamo se riusciamo a trovare i biglietti!"

ore 16.00 - Malahide, cancelli esterni.
"Noi vorremmo comprare dei biglietti!"
La Garda: "Là ci sono due ragazzi che devono vendere dei biglietti".

ore 16.05 - Malahide, cancelli interni.
I ragazzi: "Entriamo insieme a voi, non sono dei falsi".
"Ok aggiudicato".

ore 16.10 - Malahide, cammino tra gli alberi, luci natalizie appese ma spente.
I ragazzi: "What'are your names? Le nostre mogli ci stanno aspettando."

ore 16.30 - Malahide, prato di fronte ai cancelli.
Caldo. "Donne! Andate a prendere da bere... Max, do you want a beer?" Birra n°1.

ore 16.30 - Malahide, prato di fronte ai cancelli.
I ragazzi: "Chetipodimusicavipiace chelavorofate vipiacedublino tudaquantoseiqui i'monholiday sigurrosdocumentariofantastico kidamnesiac."

ore 17.10 - Malahide, prato di fronte ai cancelli
"Io sono Stephan l'archeologo, lui fa il tassista e loro, le nostre compagne, sono due insegnanti."

ore 17.13 - Malahide, prato di fronte ai cancelli.
"Noi insegniamo il gaelico ai nostri figli."

ore 17.20 - Malahide, prato di fronte ai cancelli.
"Max, vuoi provare il brandy? E' ottimo, prova dai."
"Ok."

ore 17.25 - Malahide, prato di fronte ai cancelli.
"Un giorno ci potranno sostituire i pezzi come dei Frankenstein..."

ore 17.55 - Malahide, prato di fronte ai cancelli.
La garda: "Vi invitiamo a fare la fila per l'ingresso al concerto."

ore 17.57 - Malahide, bagni pubblici.
Stephan: "La fila non la voglio fare, io vi aspetto qui."

ore 18.00 - Malahide, gates di ingresso.
Ai controlli: "Non sono permesse foto all'interno, vi ritiriamo le batterie".
Ale: "Tanto sono batterie cinesi, ne ho altre tre nascoste ma voi non le avrete mai bastardi!"

ore 18.01 - Malhide, dopo i gates.
Lei dice: "Do you want brandy Max?" mentre mi mostra, fiera di aver passato i controlli, la bottiglia metallica di brandy tra la maglia e i pantaloni, appena sopra l'ombelico.

ore 18.06 - Malahide, prato antistante il concerto.
"Nell'Irlanda del Nord ci sono due religioni e l'Ira. Parliamo piano: questa non si può pronunciare".

ore 18.06 - Malahide, prato antistante il concerto.
"Max, do you want a beer?"
"No, thanks"
"Why nooooot?"
"Why not?!" penso fra me e me. Birra n°2.

ore 18.16 - Malahide, prato antistante il concerto.
"Come fate ad essere italiani e non avere una vespa?"

ore 18.30 - 19.30 - Malahide, prato antistante il concerto.
"... You are a fucking stupid tory..."

ore 19.06 - Malahide, prato antistante il concerto.
Birra n°3, but shared.

ore 19.15 - Malahide, prato antistante il concerto.
"Sembra Bjork, ma non può essere. Allora è Feist sicuro." Erano invece i Bat For Lashes.

ore 19.40 - Malahide, prato antistante il concerto, testa sullo zaino, lungo sul prato, sole sul viso. "Nononpossocommuovermisoloperquesto".

ore 20.30 - Malahide, prato concerto, ora tutti in piedi. It starts: "IeriallaGuinnesstorehousedovevoarrivareinirlandaperbereunabirradasolo,forse
lavitapercomoditàumanadeveesserepiattaeunpòmonotonamaquandosenti
veramentequalcosaallorasichesidiffernziadalquelvuotoquotidianoperchèpiango?,
forseperchiècosìasetticoalleemozionicomemequandoincontraunacosacosìunacosa
chesuperaognilimitealloratuttiifreniinibitorisenevannodefinitivamenteenonresta
chelelacrimedipurasensazioneosonolacrimediliberazione?liberazionedache?questa
èlaveraveraoèuninganno?perchèpiango?,laragazzadalkung-fufacilestesasulpratoin
vitaaleadunalottaelospingoapartecipareperchépiango?,ricorderòpersemprequel
giovanevisoilluminatodallalucedeltramontoungiovanecoiricciavràsediciannineanche
haunavitadavantiilcieloèrossoèiltramontoeluisembrafeliceconisuoiamicicheballanolì
inmezzoalcampoperchèpiango?,sonoinquestostatusdiestasisoloquandovadoavedere
unbelifilmalcinemaunfilmchetiemozionatantoperòoraquileemoziozioninondurano
minutimadueoredicontinuoriusciròareggereacosìtantaemozioneperchèpiango?"

ore 22.30 - Malahide, camminiamo veloci tra gli alberi, luci natalizie appese, ora accese: ecco a cosa servivano. "Bus at your left, Dart on your right".

ore 24.00 - Northumberland Road.
A letto in un non letto. Esiste ancora una vita quindi. Ma non so più su quale terra.

Etichette: , ,

lunedì 28 aprile 2008

Il paziente inglese

Giorni fa sono passato a casa di una coppia di inglesi per una assistenza ad un router (pronunciato all'inglese, rutha) .
Tra un riavvio ed un altro scambiamo quattro chiacchiere. Mi racconta che l'Italia è molto bella, che a Fonte Geloni (Serra San Quirico) c'è una pace e una tranquillità uniche, ma nel contempo, a fronte di tutto questo, hanno il problema che non riescono ad avere una licenza edilizia per costruire una piscina (ovvero non viene data loro la possibilità di spendere soldi in Italia). Mi parla del Comune e della burocrazia che in generale c'è in Italia: insomma mi sentivo parlare. In genere quel tipo di polemica sono io che la faccio! Poi mi è scappata la domanda: "ma in Inghilterra cosa succede in queste situazioni?" . In Inghilterra, che è un paese civile, massimo un mese ed hanno l'autorizzazione (un mese, precisa, se hanno molto lavoro). Così mi dice. Qui invece stiamo parliamo di 2/3 anni di attesa se tutto va bene.
La rassegnazione di questi ragazzi è ancora fresca, infantile, ingenua. Non è ancora propriamente rassegnazione. Ne è solo primo abbozzo. E mi fa un pò tenerezza. Non è come quella di chi invece vive in Italia da sempre e che non ha mai visto una vera riforma cambare le cose.
Poi io divago tra me e me sulla politica filosofica: "ma se la proprietà è privata, cioè casa è mia, perché dovrei chiedere l'autorizzazione a qualcuno? Forse che non è privata-privata, ma privata-pubblica? Posso veramente dire una casa è di mia proprietà se non sono nemmeno libero di scegliermi il colore (viola, in genere in questi esempi uso sempre il viola) delle mura stesse?
Penso sempre di più che l'Italia è solo il paese dei formaggi e dei vini. E basta.

Etichette: ,

lunedì 14 aprile 2008

Amore

"... o forse sto da solo proprio perché credo ancora nell'amore."
Jorge Luis Domecq, Racconti d'amore, Aleph, 1972

Etichette: ,

giovedì 10 aprile 2008

Molleindustria

Dopo McDonald's e Operazione Pretofilia, Molleindustria ha pubblicato un nuovo gioco. Si chiama FaithFighter. Io l'ho scaricato (non si installa neanche, è in flash) e posso assicurarvi che è letteralmente divino; e non solo il giochino. Ecco il testo di presentazione:
Faith Fighter è un picchiaduro per questi tempi oscuri. Scegli il tuo credo e spacca il c**o a chi non la pensa come te. Dai sfogo alla tua intolleranza! L'odio religioso non è mai stato così divertente.
Finalmente potrò dire, parafrasando l'ultimo video di Elio e le Storie tese, "Madonna come gioco MALE da Dio!"

Etichette: ,

lunedì 31 marzo 2008

Semaforo insofferente

Il semaforo era verde, ed io, sovrappensiero, ero fermo ad aspettare. Non stavo attendendo il verde per passare (credo che il semaforo lo fosse già da un pezzo), ma semplicemente un cambiamento nella posizione luci.
Non mi ero accorto che niente mi tratteneva, che ero libero, eppure io ero lì, fermo, ad aspettare che qualcosa cambiasse.
Poi è arrivato il clacson di un automobilista meno distratto.

Etichette: