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giovedì 1 ottobre 2009

Monica Vitti, bellezza della mia infanzia

"Vedi quell'uomo laggiù, quello che pesca. Viene qui da tanti anni, sempre nello stesso punto. E ormai non pesca più nulla da tanto. Cosa vuoi pescare in queste acque limacciose e inquinate del Tevere? Eppure lui ogni giorno è qui. Ecco, io non vorrei diventare così, non vorrei continuare a provare a prendere qualcosa che ormai è perso per sempre."
(forse di) Monica Vitti

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domenica 23 agosto 2009

Note su Nikola Tesla

[...]
Tesla non fu mai sposato. Era celibe e asessuale e sostenne che la sua castità era molto utile alle sue doti scientifiche. Eccetto per le cene formali, egli mangiava sempre da solo, e mai, in alcuna circostanza, avrebbe cenato di sua spontanea volontà con una donna. Al Waldorf-Astoria e al famoso ristorante Delmonico's selezionava sempre particolari tavoli in disparte, che erano riservati a lui. Anche se veniva sempre descritto come una persona attraente quando interagiva con gli altri, Tesla spesso fingeva nel suo comportamento.
[...]
Nel 1926, Tesla, commentando durante un'intervista le malattie della subordinazione sociale delle donne e la lotta di queste verso l'uguaglianza dei sessi, indicò che il futuro dell'umanità sarebbe stato governato dalle "Api Regine". Credeva, infatti, che le donne sarebbero diventate il sesso dominante del futuro.

Da: http://it.wikipedia.org/wiki/Nikola_Tesla

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domenica 12 luglio 2009

Around And Around

Time, as I've known it
Doesn't take much time to pass by me
Minutes into days, turn into months
Turn into years, they hurry by me
But still I love to see the sun go down
And the world go around

Dreams full of promises
Hopes for the future, I've had many
Dreams I can't remember now
Hopes that I've forgotten, faded memories
But still I love to see the sun go down
And the world go around

And I love to see the morning as it steals across the sky
I love to remember and I love to wonder why
And I hope that I'm around so I can be there when I die
When I'm gone

I hope that you will think of me
In moments when you're happy and you're smiling
That the thought will comfort you
On cold and cloudy days if you are crying
And that you'll love to see the sun go down
And the world go around
And around and around

Artist: Mark Kozelek
Album: Rock n' Roll singer

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sabato 8 novembre 2008

Dublhattan

Quando penso a come descrivere Dublino non riesco a togliermi dalla mente questo incipit. E sempre in bianco e nero poi.

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mercoledì 3 settembre 2008

Senza titolo

Sulle sabbie del deserto come sulle acque degli oceani
non è possibile soggiornare, mettere radici, abitare,
vivere stabilmente. Nel deserto come nell'oceano bisogna
continuamente muoversi, e così lasciare che il vento,
il vero padrone di queste immensità, cancelli ogni traccia
del nostro passaggio, renda di nuovo le distese d'acqua
o di sabbia, vergini e inviolate.

A.Moravia

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venerdì 1 agosto 2008

Italian Spiderman



".... and shout your mouth pussycat e fammi un macchiato. Pronto."

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sabato 5 luglio 2008

L'animale

Vivere non è difficile potendo poi rinascere
cambierei molte cose un po' di leggerezza e di stupidità.

Fingere tu riesci a fingere quando ti trovi accanto a me
mi dai sempre ragione e avrei voglia di dirti
ch' è meglio se sto solo...

Ma l'animale che mi porto dentro
non mi fa vivere felice mai
si prende tutto anche il caffè
mi rende schiavo delle mie passioni
e non si arrende mai e non sa attendere
e l'animale che mi porto dentro vuole te.

Dentro me segni di fuoco è l'acqua che li spegne
se vuoi farli bruciare tu lasciali nell'aria
oppure sulla terra.

Franco Battiato, L'animale

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mercoledì 18 giugno 2008

Imparare del vento

Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere
Dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare
E avere la pazienza delle onde di andare e venire
Ricominciare a fluire

Un aereo passa veloce e io mi fermo a pensare
A tutti quelli che partono, scappano o sono sospesi
Per giorni, mesi, anni
In cui ti senti come uno che si è perso
Tra obiettivi ogni volta più grandi

Succede perchè in un istante tutto il resto diventa invisibile
Privo di senso ed irraggiungibile per me
Succede perchè fingo che va sempre tutto bene
Ma non lo penso in fondo

Torneremo ad avere più tempo e a camminare
Per le strade che abbiamo scelto che a volte fanno male
Per avere la pazienza delle onde di andare e venire
E non riesci a capire...

Succede perchè in un istante tutto il resto diventa invisibile
Privo di senso ed irraggiungibile per me
Succede anche se il vento porta tutto via con sè
Vivendo
Ricominciare a fluire

Testo: Federico Zampaglione – Camilla Triolo
Musica: Federico Zampaglione - Andrea Pesce
Video: youtube

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martedì 27 maggio 2008

Into the wild sex

Castità e purezza morale erano qualità sulle quali il ragazzo rimuginava spesso e volentieri. In effetti, uno dei libri rinvenuti sull'autobus insieme alla salma fu una raccolta di storie che includeva La sonata a Kreutzer di Tolstoj, un cui un nobiluomo fattosi asceta denuncia le esigenze della carne. Diversi passaggi sull'argomento sono evidenziati con un asterisco e nelle pagine contrassegnate con orecchie a margine si accalcano criptiche annotazioni nella sua peculiare calligrafia, e nel capitolo «Leggi più alte» del Walden di Thoreau, di cui era presente una copia nell'elenco rinvenuto sull'autobus, il ragazzo aveva cerchiato «la castità è la fioritura dell'uomo; e ciò che si chiama Genio, Eroismo, Santità e simili sono solo i vari frutti che vengono come coseguenza di essa».
Noi americani siamo stempre titillati dal sesso, ossessionati, terrorizzati. Quando una persona apparentemente sana, specialmente un giovane uomo in buona salute, decide di sottrarsi alle tentazioni della carne, rimaniamo sconvolti e lo guardiamo di sbieco: sorge il sospetto.
Tuttavia, l'apparente innocenza sessuale di McCandless faceva da corollario a un genere di personalità che la nostra cultura sembra ammirare, per lo meno nei suo esempi famosi. L'ambivalenza del ragazzo nei confronti del sesso echeggiava quella dei celebri personaggi che avevano abbracciato la natura con forte passione - fra gli esponenti di primo piano Thoreau (che mai perse la verginità) e il naturalista John Muir -, per non citare gli innumerevoli pellegrini, cercatori, disadattati e avventurieri di minor fama. Come molti individui sedotti dall natura, McCandless sembrava giudato da una gamma di piaceri che soppiantavano il desiderio sessuale. La sua brama, in un certo senso, era troppo forte per accontentarsi del contatto umano. Forse il ragazzo si sentiva tentato dal femmineo, ma tale prospettiva non poteva che impallidire di fronte a quella di un rude convegno con la natura, con il cosmo intero. E fu per questo che Chris si diresse in Alaska.

Jon Krakauer, Nelle terre estreme (titolo originale Into the Wild), Milano, Corbaccio, 2008, 91-92

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mercoledì 7 maggio 2008

Nelle terre estreme (Into the wild)

All'inizio d'aprile, alla sua casella postale, giunse una lettera dal Sud Dakota. «Ciao, Ron» diceva:
«E' Alex che ti scrive. [cut...] Ron, apprezzo sinceramente l'aiuto che mi hai dato e i momenti che abbiamo trascorso insieme. Spero che la nostra separazione non ti abbia depresso troppo. Potrebbe passare molto tempo prima di rivederci ma, ammesso che io superi l'affare dell'Alaska tutto d'un pezzo, riceverai di sicuro mie notizie. Vorrei ripeterti di nuovo il consiglio che già ti diedi in passato, ovvero che secondo me dovresti apportare un radicale cambiamento al tuo stile di vita, cominciando con coraggio a fare cose che mai avresti pensato di fare o che mai hai osato. C'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di cambiare la propria situazione perché condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l'animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura. La gioia di vivere deriva dall'incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in continuo cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso. Se vuoi avere di più dalla vita, Ron, devi liberarti della tua inclinazione alla sicurezza monotona e adottare uno stile più movimentato che al principio ti sembrerà folle, ma non appena ti ci sarai abituato, ne assaporerai il pieno significato e l'incredibile bellezza. Per cui Ron, in poche parole, vattene da Salton City e mettiti sulla strada. Ti garantisco che ne sarai felice di averlo fatto. Temo però che il mio consiglio non verrà ascoltato. [cut...]
Ti sbagli se credi che la gioia derivi soltanto o principalmente dalle relazioni umane. Il Signore l'ha disposta intorno a noi e in tutto ciò che possiamo sperimentare. Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un'esistenza non convenzionale.
La mia opinione è che non hai bisogno né di me né di nessun altro per portare questa gioia nella tua vita. E' semplicemente lì che ti aspetta, che aspetta di essere afferrata, e tutto quello che devi fare è tendere la mano per prenderla. L'unica persona con qui combatti è te stesso e la tua testardaggine a non lanciarti in nuove esperienze. [cut...]»
Inaspettatamente, l'ottuagenario prese a cuore l'audace consiglio del giovane vagabondo. Piazzò mobili e proprietà varie in un deposito, comprò un Caravan, gli sistemò dentro un letto e dell'attrezzatura da campeggio, lasciò l'appartamento in cui abitava e si accampò nella bajada.

Jon Krakauer, Nelle terre estreme (titolo originale Into the Wild), Milano, Corbaccio, 2008

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sabato 19 aprile 2008

Astrologia druidica

Vicino a me si sedette una ragazza vestita stile rivoluzione culturale. Pantaloni di tela celesti ed una giacca-camicia dello stesso tessuto, con collo alla coreana.
Era molto carina, paffuta, un piercing con un brillantino sul naso, capelli neri e lunghi, occhi blu. Aveva qualcosa di vagamente sognante – o di vagamente idiota – nello sguardo, pensai. Parlò senza preavviso.
« A me questa musica vietnamita non piace molto ».
Allora non sei stupida come sembri, pensai. Sono contento. Anche a me non piace, anzi mi fa l'effetto di una serenata per unghia e lavagna. Stavo per dire qualcosa del genere, quando lei proseguì.
« A me piace molto la musica tibetana. Credo sia più adatta per evocare veri momenti di meditazione ».
Ah ecco. Musica tibetana. Perfetto.
« Hai mai ascoltato musica tibetana ?».
Non mi guardava in faccia. Era seduta composta quasi sul bordo del divano e guardava avanti. Diritto avanti in un punto imprecisato, come una demente. Mentre mi accingevo a rispondere mi accorsi che stavo assumendo la stessa posizione.
« Tibetana? Non sono proprio sicuro. Forse... ».
« Dovresti. E' la migliore per sbloccare i chakra, per liberare il passaggio dell'energia. Io ho percezione, stando vicino a te, che tu abbia un'aura intensa, un grande potenziale energetico, ma che tu non sia capace di liberarlo ».
Bevvi un altro bel sorso del folonari biologico e decisi di liberare il mio potenziale energetico. Lì, e in quel momento. Pensai che se l'era cercata.
« E' strano. Mi hanno detto qualcosa di simile, con altre parole, quando ho cominciato ad interessarmi di astrologia druidica ».
Quella si voltò verso di me, e negli occhi adesso esibiva qualcosa di simile ad una primordiale attenzione.
« Astrologia druidica ?».
« Si. E' un sistema astrologico su basi esoteriche, elaborato dai grandi sacerdoti di Stonehenge ».
« Ah, Stonehenge. Quella città antica in Scozia, con quelle strane costruzioni di pietra ».
Analfabeta. Stonehenge non è in Scozia, ma in Inghilterra e come tutti sanno, non è una città.
Non dissi così. Mi complimentai con le per il fatto che conoscesse Stonehenge, facemmo le presentazioni – Silvana, si chiamava – e poi le illustrai i principi dell'astrologia druidica. Disciplina da me inventata, in suo onore, quella sera. Le parlai dei riti astrologici delle notti del solstizio d'estate, delle intersezioni astrali e delle affinità siderali. Qualunque cosa tutto questo potesse significare.
Silvana era davvero interessata, adesso. Era difficile trovare un uomo con questa passione e queste conoscenze, così approfondite, disse. E con questa sensibilità.
Disse sensibilità lanciandomi uno sguardo carico di significati e allusioni. Io andai a fare un rifornimento di vino biologico.
« Bevi vino ?» disse con leggera nota di disapprovazione. Le ragazze new age bevono succhi di carota e tisane di ortica. Io ero ormai decisamente allegro.
« Ah certo. Il vino rosso è una bevanda druidica. E' un mezzo rituale utile per indurre stati dionisiaci ». Non stavo mentendo. Stavo dicendo che bere il vino è utile per ubriacarsi. Effettivamente stavo bevendo vino e mi stavo ubriacando. Così mi venne di parlare di una straordinaria pratica divinatoria. Anch'essa di mia invenzione. Si trattava della lettura del gomito, praticata dall'antico, mistico popolo caldeo. Occasionalmente mi intendevo anche di quella pratica, oltre che di oroscopo di Stonehenge.
Così le spiegai come, in base all'antica sapienza caldea, sia possibile leggere nel gomito sinistro di una persona le strategie dei sui destini incrociati. Trovai la cosa stupendamente priva di senso, ma lei non se ne accorse.

Gianrico Carofiglio, Ad occhi chiusi, Palermo, Sellerio, 2003

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lunedì 11 febbraio 2008

Noi tipi strani

[...] Mentre pensavo a questo mi resi conto che era la seconda volta in due giorni che mi tornavano in mente cose dell'infanzia. Era strano perché io non pensavo mai all'infanzia. Non mi ricordavo quasi niente. Quando era capitato che qualcuno - qualcuna - mi chiedesse come era stata la mia infanzia avevo risposto a caso. Qualche volta avevo detto che avevo avuto una infanzia felice. Qualche volta avevo detto che ero stato un bambino triste. Qualche volta, quando volevo fare colpo, avevo risposto che ero stato un bambino strano. Mi dava un alone di fascino, pensavo. Noi tipi speciali spesso siamo stati bambini strani, era sottinteso.
Gianrico Carofiglio, Testimone inconsapevole, Palermo, Sellerio, 2002

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