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lunedì 31 marzo 2008

Semaforo insofferente

Il semaforo era verde, ed io, sovrappensiero, ero fermo ad aspettare. Non stavo attendendo il verde per passare (credo che il semaforo lo fosse già da un pezzo), ma semplicemente un cambiamento nella posizione luci.
Non mi ero accorto che niente mi tratteneva, che ero libero, eppure io ero lì, fermo, ad aspettare che qualcosa cambiasse.
Poi è arrivato il clacson di un automobilista meno distratto.

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sabato 29 marzo 2008

Thank you

Thanks to all international visitors of this web site. You are welcome. Thanks to www.csselite.com that inserts me in its directory. Unfortunately (unfortunately?), this blog is written only in Italian, because it's my native language and I can write nonsense only in this language, sorry. But in the future I'll try ;)

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giovedì 27 marzo 2008

Pier D... .. .. .

Era lì, sulla sala principale dell'abbazia nel buio della sera. Di fronte a lui gli ultimi tepori del grande camino che riscaldava ancora tutta la stanza. Gambe distese e braccia incrociate. Solo con i suoi pensieri. No, non solo i suoi. Anche con quelli di Desiderio.

"Se veramente Dio, Potenza e Perfezione assoluta, non potesse ridare la verginità alle donne che l’avessero perduta, come Egli fece per la Madonna, e non potesse cambiare quindi anche il passato, che Dio sarebbe? Un Dio carente. Ma questo è contraddittorio.
Dio, infinita forza e potenza, deve poter modificare la storia stessa. Cambiare non solo ciò che è o ciò che sarà, ma anche tutto ciò che è stato. E questo senza necessità, perché altrimenti sarebbe vincolato e Dio non può essere vincolato. Inoltre se tutto ciò che è stato fosse stato necessario, lo sarebbe di conseguenza pure il presente, perché successione del passato, e così il futuro, successione del presente. Necessariamente. Non esisterebbe più il libero arbitrio, non effettueremmo veramente noi le scelte e quindi in definitiva, non esisterebbe il peccato, proprio perché tutto deve essere. Ha sussistenza il peccato se non possiamo scegliere di farlo?
Ma questi sono solo discorsi umani: la dialettica non è nulla di fronte alla divina virtù di distruggere i sillogismi e tutte le loro sottigliezze."

Proprio mentre faceva quest'ultimo pensiero vedeva le sue mani scomparire, poi le gambe e velocemente anche le altre parti del suo corpo... Non riusciva a respirare, come se stesse affogando in un mare che però non riusciva a vedere. Paura, angoscia, il nulla. In pochi attimi la stanza era vuota. Ma la cosa più terribile è che nessuno ricordava più niente di lui, come se non fosse mai esistito. Come se qualcuno avesse modificato il passato.

MaxBlack, Finzioni

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martedì 25 marzo 2008

Quattro(+uno) Santi in padella

Mi scrive emmegi4 e con piacere, e con il suo permesso, pubblico la sua fantastica mail.
emmegi4: "senti... ho una confessione da fare... visto che hai parlato della morte dell'uomo findus... bhè, quando andavo all'asilo dalle suore (erano terribili!!!), il venerdì ci davano sempre quei maledetti bastoncini findus... Io li nascondevo nel cassetto del tavolo! ;o)
dici che adesso "lui" ora lo sa?"
maxblack: "Certo che lo sa ora... pare infatti che lassù si trovi nel cielo dei "friggitori" in attesa di essere promosso a quello dei 4 Santi in padella (questa volta fintus non findus). Che "Lui" gliela mandi buona (ma sopratutto con pochi grassi aggiunti)!"

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domenica 23 marzo 2008

Free Tibet, Free China




Oggi, viaggiando in auto, ho ascoltato alla radio questa donnina qui (è Dechen Dolkar, presidentessa dell’Associazione Donne Tibetane in Italia) parlare alla manifestazione "Free Tibet, Free China" tenutasi a Roma qualche giorno fa.
In genere non dò molta importanza a queste questioni, ma in questo caso proprio non riesco a dimenticare il grido di dolore, umano ed accorato, di questa persona. Me ne dovrò ricordare quando che ci sarà la prossima guerra.
Anche qui il tema della pulizia etnica, uno dei problemi che da qualche mese che mi ronza continuamente in testa.

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giovedì 20 marzo 2008

Buon pesce, tanto gusto, tutta forza

Radio 24: "E' morto Hewer, il Capitan Findus della pubblicità".
Condoglianze.

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mercoledì 19 marzo 2008

Affinché il Tibet sia autonomo

Pare che la situazione in Tibet sia grave. In queste ore il Dalai Lama ha dichiarato: "Se la situazione continua verso la violenza mi dimetto". Pare infatti che alcuni tibetani stiano mettendo in discussione l'autorità stessa del Dalai Lama ed in particolare del suo metodo di lotta, la non-violenza.
Credo che questo sia un grave errore, perché, se parliamo di forza, chi ne avrebbe di più, la Cina, con tutto il suo apparato militare, o il Tibet, con quattro monaci vegetariani?
Penso che il boicottaggio stesso, come proposto anche qui, sia esso stesso una forma violenta di protesta.
Dovremmo cogliere l'insegnamento dal Dalai Lama che chiede non l'indipendenza, con uno Stato a sè quindi, ma il completo e rigoroso rispetto della costituzione cinese, quella che dà al Tibet la sua autonomia.
Avrebbe senso avere un altro Stato, un'altra burocrazia, un altro apparato militare, etc..? Il rischio di ricreare un'altra piccola Cina sarebbe molto realistico. Credo che la lotta non-violenta, rispetto della legalità e federalismo siano alla base di una duratura e reale democrazia. Una democrazia basata sulla vita e sull'ottimismo della natura umana, non sulla morte e sul sopruso del più forte sul più debole (di turno).
Infatti l'Italia è nata (se si può dire "nata" in quanto nel '45, costituzionalmente, non vi è stata rottura tra il regime fascista e la Repubblica, ma continuità istituzionale) dalla Resistenza o comunque dalla lotta armata contro il fascismo, un periodo tutt'altro che non-violento.

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lunedì 17 marzo 2008

Validazione XHTML Strict del template di Blogger

Sabato sono riuscito, facendo i salti mortali, ad ottenere la validazione XHTML 1.0 Strict del template di Blogger, il sistema che ho deciso di utilizzare per pubblicare qui, sul mio dominio, i miei post. Ora mi sento apposto con la mia coscienza di coder html che punta tutto sulla qualità.
Una serie di accorgimenti successivi, un css ben strutturato, riduzione massima del codice inserito da Blogger, tra cui la modifica veloce del post e i commenti, mi hanno permesso di raggiungere questo traguardo di qualità. Se ne sono accorti (su mia segnalazione :P) quelli di csscontainer.com che mi hanno inserito nella loro gallery del mese di marzo. Grazie.
La settimana inizia molto bene ;)

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venerdì 14 marzo 2008

... ma cambiamo decisamente argomento ...

Odio il "... ma cambiamo decisamente argomento..." dei telegiornali.
Non occorre spiegarmi che stai cambiando argomento; mica sono deficiente! Se passi dagli squartamenti del maniaco di turno a quanto, in media, sono grandi le palle di gelato in Italia, permetti ancora che me ne accorga? Ma perché mi dovresti avvertire che stai cambiando argomento?
Te lo dico io.. Quella frase, caro giornalista, implica proprio che c'è o mala fede o pigrizia intellettuale: sai benissimo che il tuo telegionale è un frullato di monnezza e che quindi tenti di addolcirci la pillola con queste frasette pedagogiche, come a giustificare il passaggio tra un news-spazzatura e l'altra. Sai quanto rimarrebbero frastornati i telespettatori se non mettessi il "...ma cambiamo decisamente argomento..."? Lo sai, lo sai...
So per certo che decise sarebbero le telecomandate che mi piacerebbe darti sulla testa. Finché non cambia canale.

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mercoledì 12 marzo 2008

Silviodanaio

www.silviodanaio.it. No comment.

lunedì 10 marzo 2008

Attraverso una vasta operazione denominata "Posto di Bloggo"

Ormai guardo solo con sarcarsmo i tg. In genere il sarcasmo si concentra cinicamente sulla notizia, ma quando sono felice e la giornata fuori è bella, la cattiveria si riversa soltanto sulle parole che i giornalisti usano, sul loro linguaggio.

Tra le tante espressioni (ab-)usate, una delle più comuni è quando, in riferimento ad interventi della forze dell'ordine, il giornalista pronuncia la frase "attraverso un'operazione denominata..." e di seguito dice il nome dell'operazione. Presumo che questo nome da qualcuno verrà assegnato. Qualcuno che è malato, credo. Malato e visionario. Uno di massimi cantori di questa forma espressiva è Massimo Ravel del tg2 di Napoli.

Ma fate caso ai nomi che vengono utilizzati. Appuntateveli, segnateveli. Ve ne riporto solo alcuni ricercati velocemente con google proprio ora: "fiori d’arancio", "Arpia", "Money for nothing 2" (chissà la 1 com'era), "Phish e Chip" (truffe al computer che geni!), "oro verde", "testa di serpente", "luna blu", "marchese del Grillo" (c'hanno fatto un film!), "la carica dei 101" (anche di questo!), "Fiori nel fango 2" (questo invece lo stanno girando ora!), "porta a porta", "sudoku", "radici", "Goldrake", "Scarpe grigie", e di seguito, "Black shoes", "Cancelleria portami via", "Anaconda", "Cartellino rosso", "Coppola rossa", "Onorata sanità", "Dolcefango", "Mida", "Cleopatra", "Nerone", "Poseidon", "Plutone", "Cassiopea", "Orione", "Confucio", "Cerbero", "pi greco", "Trutta truffa ambiguità", "pappagalli in libertà", "spezzacatene", "Celentano's Cheese", ed infine (un classico), "il gatto e la volpe". Non sono geniali? Mi piacerebbe approfondire, sopratutto nell'associazione tra nome e oggetto dell'operazione, ma non ho tanto tempo.
Ce ne fosse una piccola poi, o normale al limite: no sono tutte "maxi", "vaste" o "super"! Maxi retata qui, super testimone là. Bleah!

Ma quella dal nome più bello di tutti resta l'operazione denominata "Creosoto". A me questa operazione piace immaginarla così (peccato l'audio).

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sabato 8 marzo 2008

Lettera (d'amore) aperta a Barbara Serra

Cara Barbara Serra,
tempo fa ti ho conosciuto come ospite in questa bellissima trasmissione, poi, vuoi per il tuo accento inglese, vuoi per il tuo straordinario fascino, beh, ho perso la testa per te! Questo sarebbe rimasto un mio intimo pensiero se stamattina, festa della donna e proprio perché festa della donna, non avessi conosciuto anche la tua straordinaria biografia e carriera. Mi ha commosso il fatto che venisse preso il tuo esempio e la tua vita per celebrare questa strana "festa".
Ma la domanda è: sei una donna che la pensa diversamente perché sei cresciuta all'estero o sei all'estero perché la pensi diversamente?
Fai bene a dire che in Italia le donne non hanno le stesse opportunità che in altri paesi, come la Danimarca, fai bene a dire alle televisioni italiane che "la tua casa è Londra, non l'Italia". Le donne come te mi piacciono, di quelle che le cose se le conquistano, di quelle che le cose se le prendono per le capacità che hanno, e non grazie al battito delle ciglia. Fai bene a collegartici soltanto con l'Italia o, al limite, a farci le vacanze.
Che donna, ragazzi, che donna!

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venerdì 7 marzo 2008

I Taliano

In italiano corretto non si dice i zaini ma gli zaini, non i pneumatici ma gli pneumatici per lo stesso motivo per cui non diciamo i psicologi ma gli psicologi (capito commentatori sportivi del cavolo, gli pneumatici!) , non i gnocchi ma gli gnocchi, non i strozzapreti ma gli strozzapreti, non i spinaci ma gli spinaci, non i spätzle ma gli spätzle, anche se è tedesco.
Gli, capito, GLI!

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mercoledì 5 marzo 2008

Sfrutta e verdura

Guardiamola a mente fredda. Due valutazioni, a mio avviso, importanti:
  • i morti sul lavoro sono in diminuzione, meno che in tutta Europa, ma comunque in diminuzione rispetto agli anni passati.
  • nel caso specifico di Molfetta, è morto anche il titolare dell'azienda. Non è giusto e non ha senso applicare la dicotomia sfruttati/sfruttatori.
Si certo, in Italia ci saranno moltissimi lavoratori in nero, di cui non si sa nulla. Ma perché ci sono lavoratori in nero? Ma soprattutto, nell'ottica della riduzione del danno, come si fa a ridurre il numero dei lavoratori in nero? Con la guardia di finanza col mitra spianato (soldi ai militari) o con un abbassamento delle imposte sulle assunzioni regolari?

Se una tale tragedia fosse capitata a me, non starei certo qui a disquisire. Non si tratta infatti dell'aspetto umano e indivuduale di cui abbiamo estremo rispetto. Qui solo silenzio rispettoso.
Si tratta di una questione politica: a chi giova strumentalizzare questi casi? Perché ora e non un anno fa visto che i dati erano ancora più gravi? Quali saranno le "soluzioni/condizioni" imposte da quei pochi (oligarchi) a cui tutti noi (cittadini, lavoratori, piccoli imprenditori, stessa barchetta insomma) dovremmo sottostare? Eh si perché vedrete che loro ci "risolveranno il problema" e di morti sul lavoro non ne sentiremo più parlare. Almeno in tv.

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domenica 2 marzo 2008

La cena dei creativi

Il centro commerciale "L'Oceano" di Moie di Maiolati Spontini ha un gran numero di vini in bottiglia, ed alcuni anche di qualità. Devo ricordarmene per le prossime cene. Per quella dell'altra sera, con amici e colleghi che lavorano nel mondo della grafica, ho scelto un verdicchio dei castelli di Jesi classico superiore, un Fontevecchia Casalfarneto del 2006. Ottimo!

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