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martedì 2 settembre 2008

Dublin: la nascita

E' passata una settimana dalla mia partenza. Appena una settimana e sembra già una vita. Ho passato la maggior parte di questi sette giorni a cercare un alloggio con estrema difficoltà e fatica, perché conosco ancora poco la lingua, le distanze qui in città sono abbastanza ampie. Senza il mio GPS che mi ha guidato per le strade di Dublino, sarei stato veramente nei guai.
Dopo aver visto diversi tuguri sono approdato in due bellissimi appartamenti, che ho voluto subito fermare. Il fatto è che la scelta è bidirezionale: non solo deve piacere tutto a te, ma tu devi piacere in qualche modo a chi ti accoglie. Effettivamente ti metti dentro casa uno che non conosci, posso capirlo. Quindi prima di darti l'ok ti fanno una piccola interview, magari davanti ad una tazza di tè o di caffè.
E proprio per questo mi son detto "N'do cazzo vado co' sta barba, bisogna che me la taglio sennò col cavolo che trovo casa". Sta di fatto che dopo questo pensiero ho ricevuto la chiamata di Ronan che mi diceva che se per me andava ancora bene, l'appartamento sarebbe stato mio. Credo di non esser stato così felice da anni non solo perché è in una zona molto comoda e centrale di Dublino, perché è anche relativamente economico e perché Ronan sembri un tipo apposto, ma anche perché è praticamente l'appartamento dei miei sogni. Quello che mi immaginavo quando penso al posto dove desidererei vivere. Quando ho ricevuto la chiamata LI' ho pensato per la prima volta che veramente l'Irlanda è una terra dalle grandi opportunità, ospitale, aperta, giovane. Sono veramente felice di come questa esperienza sta andando avanti. Una felicità che non provavo da anni.
Le cose che dovrei scrivere qui sarebbero centinaia, particolari, dettagli, sciocchezze. Voglio per il momento scrivere queste: la prima è che qui la musica suona diversamente, ha un suono diverso. Perché, come mi è capitato stamattina, se un gruppo di suonatori di strada rifanno una vecchia canzone dei Beatles e con questa riescono a coinvolge e a coinvolgerti e a commuoverti anche, come se fosse il tuo gruppo preferito, bé allora qualcosa di strano deve esserci. E' l'aria. O dipenderà anche da me, dalle mie nuove orecchie e dal modo positivo di accogliere tutta questa nuova bellezza. L'altra è che tutti dicono che in Irlanda piove sempre. Si, credo che qui piova molto spesso è vero. Ma se tu mentre ritorni a casa a piedi, da solo, riesci a cogliere al contrario il sole che sta splendendo nel tuo cuore, bé allora, te ne sbatti di tutto della pioggia e del maltempo e dici "Cazzo... questa si che è vita vera... Questa si..."

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